Tutte le armi bianche, Descrizione accurata.

« Older   Newer »
  Share  
=Lukken=
view post Posted on 11/5/2008, 11:27




Lo spadone a due mani è un'arma bianca che fu sviluppata per essere utilizzata dalla fanteria verso i primi del Cinquecento. Si tratta di un'arma utilizzata prevalentemente nell'Europa Settentrionale, soprattutto Germania e Inghilterra. L'impugnatura è molto lunga e viene tenuta con entrambe le mani, una davanti all'altra. Essa termina con un pomolo piuttosto grande che evita alle mani di scivolare. La tecnica vede soprattutto fendenti di taglio sia lunghi che corti e affondi di punta che sfruttano la notevole lunghezza della lama. Fra le varie tecniche c’è quella dell’otto: una serie di fendenti incrociati alternati. L'obiettivo era quello di fare il vuoto attorno allo schermitore, con potenti fendenti che erano in grado di spezzare le ossa e sfondare le lamiere delle armature. Fu l'arma preferita dalle guardie scelte a cui era stata assegnata la protezione dello stendardo della propria unità. Fra i maggiori sostenitori di quest'arma vi furono i Cavalieri Teutonici.. Il peso medio di uno spadone a due mani era di circa tre chili, ma si poteva arrivare fino a quattro chili e mezzo e oltre. La lunghezza della lama andava dal metro al metro e venti, mentre l'arma nel suo complesso poteva raggiungere i 170 centimetri. L’elsa non era decorata.
Immagine:
image


La katana è la spada lunga giapponese. Anche se molti giapponesi usano questa parola per indicare genericamente una spada, il termine Katana (o più precisamente uchigatana) si riferisce ad una specifica spada a lama curva e a taglio singolo usata dai samurai. Veniva usata principalmente per colpire con dei fendenti, impugnata ad una o due mani. Musashi Miyamoto, nel Libro dei Cinque Anelli, raccomandasse la tecnica a due spade, che presupponeva l'impugnatura singola. Veniva indossata con la parte concava della lama rivolta verso il basso, in modo da poterla sguainare velocemente con abili movimenti. L'arma era portata di solito dai membri della classe guerriera insieme al wakizashi, o spada corta. La combinazione delle due spade era chiamata daisho, e rappresentava il potere o classe sociale e l'onore dei samurai, i guerrieri che obbedivano al daimyō (feudatario). Queste spade sono molto decorate e ancora oggi in Giappone ci sono pochissimi maestri armaioli in grado di forgiare una di queste armi nel corretto modo.
Immagine:
image


La spada bastarda, detta anche semplicemente bastarda o spada da una mano e mezza, è una spada lunga circa 120-130 centimetri che può essere impugnata sia con una mano che con due. Ha, quindi, un'impugnatura piuttosto lunga, ma è più leggera ed agile del classico spadone a due mani. Dato che l'impugnatura è più corta di quella dello spadone a due mani, permette una presa piena solo con una mano (la cosiddetta mano dominante), e mezza, da cui il nome di spada da una mano e mezza.
Immagine:
image


La lancia è un'arma che è stata usata per millenni, fin dall'età della pietra. È costituita da un manico, in genere di legno, di lunghezza variabile dal metro ai 6 metri della sarissa, con in cima una punta di pietra, ferro o altri metalli. È stata impiegata in ogni guerra prima della supremazia delle armi da fuoco. Nell'antichità le lance si utilizzavano soprattutto come armi da lancio (giavellotti).Gli antichi romani usavano un tipo di lancia chiamato pilum, dalla lunga punta di ferro che si piegava quando colpiva il bersaglio, così che il nemico non poteva riutilizzarla. La lancia era l'arma principale della cavalleria pesante medievale: grazie alla resta che le impediva di scivolare all'indietro quando essa colpiva il bersaglio, il cavaliere lanciato al galoppo poteva scaricare contro il nemico tutta la propria forza. Le lance, di legno, erano fabbricate in modo da spezzarsi all'urto, altrimenti il cavaliere sarebbe stato sbalzato di sella.
Immagine:
image


L’ascia è micidiale soprattutto se è utilizzata come arma, come ad esempio l'ascia di guerra dei pellerossa (tomahawk). I Franchi erano celebri nel medioevo per l'abile uso che facevano dell'ascia (detta francisca); in battaglia ne portavano solitamente due da lancio e una per il combattimento corpo a corpo. Va detto che la famosa ascia bipenne non fa assolutamente parte del panorama delle armi medievali e storicamente l’unica ascia bipenne accertata è la labrys cretese (XVI – XV secolo a.C.), anche se armi simili possano essere state utilizzate in maniera non diffusa. L’uso di queste armi in battaglia non era frequente a causa del loro ingente peso e della loro scarsa maneggevolezza. Curiosità: l’ascia rientra nella dotazione standard dei templari, secondo il loro Codice, e tutti gli ordini militari ne fecero ampio uso durante le crociate.
Immagine:
image


Il Kukri o Khukuri è un coltello nepalese usato sia come strumento da lavoro che come arma, è pesante e leggermente curvo. Rappresenta anche un elemento dell'equipaggiamento dei guerrieri Gurka ed è conosciuto spesso semplicemente come il coltello dei Gurka. È curvo con un angolo di circa 20°, largo dai 3 ai 10 centimetri e con una lunghezza che raggiunge i 30 cm circa.
Immagine:
image


La spada da fanteria è usata solo dai soldati semplici e venne impiegata durante tutte le guerre fino al 1800. Non era molto lunga, poco pesante (visto le lunghe marce che doveva compiere un esercito) e maneggevole: infatti serviva per tagliare gli arbusti che si incontravano sul prorio percorso, oppure per uccidere i nemici in battaglia. Un utilizzo più intenso era quello di farsi strada, ad esempio nel periodo coloniale, tra la vegetazione. Quindi, riassumendo, ogni soldato ne aveva una in dotazione, per uso sempre inerente all'ambito militare.
Importante è da ricordare la differenza tra la spada(a volte chiamata sciabola) da fanteria e quella da cavalleria: una è piccola e non ricurva, l'altra è lunga, sottile e ricurva. L’elsa di queste armi era di solito decorata e le lame erano a doppio taglio, motivo per cui i colpi usati principalmente erano i fendenti e le stoccate. Tra queste armi si ricordano le daghe, i gladi e le spade falcate, tutte armi molto letali e affilate.
Immagine:
image


Il coltello è un utensile di uso manuale utilizzato per il taglio. Solitamente consiste in una lama ad una punta con uno o più bordi affilati fissata ad un manico. Le lame sono state utilizzate come utensili ed armi dall'età della pietra, all'alba dell'umanità. Gli antropologi ritengono che il coltello sia uno dei primi attrezzi progettati dagli esseri umani per sopravvivere. Le prime lame erano di selce o di ossidiana, scheggiata o levigata ad un bordo, a volte dotate di un manico. Più tardi con gli sviluppi della fusione e della metallurgia le lame sono state sostituite prima dal rame, poi dal bronzo, dal ferro, e infine dall'acciaio. Mentre i materiali sono cambiati con il tempo, il disegno di base rimane lo stesso. I coltelli a serramanico e multi-lama da tasca sono più facilmente trasportabili, per essere disponibili dovunque. L'importanza dei coltelli come arma è un po' oscurata dalla nascita di armi più efficienti e specializzate, ma una lama è dotazione dei militari di qualunque esercito. Il coltello a lama fissa, come suggerisce il nome, non ha una lama mobile, di conseguenza necessita di un fodero per essere riposto in modo sicuro. Spesso i foderi sono costruiti in cuoio, ma è possibile trovarli in una varietà di diversi materiali. Tale tipologia di coltello è solitamente più robusta e grande di un coltello pieghevole. Una progettazione particolare, con il codolo della lama che prosegue fino all'impugnatura, permette di ottenere i più resistenti coltelli a lama fissa. Le attività che richiedono una lama particolarmente resistente, come la caccia o il combattimento, utilizzano prevalentemente lame fisse. I modelli che rappresentano al meglio questa tipologia sono i Ka-bar ed i Bowie. I colpi più frequenti sono gli affondi e i fendenti laterali.
Immagine:
image


La scimitarra (shamshir) è un'arma da taglio originaria dei paesi dell’asia occidentale. Si tratta di una sorta di sciabola con lama molto ricurva, con entrambi i lati taglienti, capace di provocare danni molto gravi se usata di taglio. La scimitarra fu originariamente dei persiani.
L'arma fu usata dai musulmani che nel XV secolo attaccarono Otranto. In effetti, quest'arma fu tipica dell'Impero Ottomano, che grazie ad essa condusse e vinse molte battaglie. Al contrario degli eserciti, ad esempio, napoleonici, la scimitarra aveva molta importanza in battaglia.
Immagine:
image


La misericordia è un'arma bianca simile ad un pugnale, dalla lama molto sottile, lunga ed estremamente affilata: in grado di provocare ferite mortali. La misericordia (o stiletto) ha iniziato a guadagnarsi la sua fama durante il Rinascimento quando era popolare come strumento contro i cavalieri pesantemente corazzati perché la sua lama sottile poteva passare agilmente attraverso le maglie della cotta.
Inoltre, lo stiletto, è stata una delle armi preferite dagli assassini, perché era un'arma facile da nascondere, che si poteva tenere in una manica o sotto il mantello. L'assassino poteva indossare abiti comuni, evitando di farsi notare ed essendo, così, facile da dimenticare
Immagine:
image


Shuriken alternativamente “shiriken” nel dialetto della capitale, è una parola giapponese che indica dardi di varie dimensioni e fogge, suddivisibili in due grosse categorie: i Bo Shuriken e gli Hira Shuriken. La prima e la più diffusa è costituita da proiettili a 4 lati di forma allungata, lunghi dai 12 ai 23 centimetri, pesanti dai 35 ai 150 grammi e somiglianti a grossi chiodi. L'altra comprende vari dardi a forma di croce (jūjiken)o di stella con svariati numeri di punte, a volte più precisamente denominati shaken (lame rotanti), scagliati manualmente imprimendo al proiettile un moto rotatorio. L'arte marziale che ne tramanda le tecniche d'uso è nota come Shurikenjutsu.
Immagine:
image


I termini morning star, goedendag e holy water sprinkler sono utilizzati per descrivere alcune armi medievali, consistenti, sostanzialmente, in mazze dotate di uno o più aculei. La stella del mattino ( o mazza ferrata; morning star in inglese, Morgenstern in tedesco ) era un' arma medievale a forma di mazza dotata di aculei (o punte) metallici; generalmente con una punta piùlunga all'apice, oltre ad un certo numero di aculei più piccoli tutto intorno alla testa dell'attrezzo. Veniva utilizzata sia in fanteria che in cavalleria, nel qual caso, spesso, era provvista di impugnatura più corta. La mazza, arma tradizionale dei cavalieri, si sviluppò indipendentemente, divenendo un'arma completamente in metallo con una testa di varie forme, mentre la stella del mattino conservò i suoi caratteristici aculei, con una impugnatura generalmente in legno di varie misure.
Immagine:
image

Marco Bartolini


Ringrazio Marco, esperto di questa sezione, per avermi fornito il materiale per questo post.

Edited by =Lukken= - 11/5/2008, 13:06
 
Top
0 replies since 11/5/2008, 11:27   7685 views
  Share